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Higuain: “In Europa troppe pressioni, vissuti quindici anni innaturali”

Gonzalo Higuain
L'ex calciatore della Juventus ha parlato del suo passato nel calcio giocato in Europa, esternando le sue emozioni e sensazioni di quel periodo

redazionejuvenews

La Juventus scenderà in campo contro la Romaper la terza giornata del campionato di Serie A. I bianconeri giocheranno in un all'Allianz Stadium sold out il primo big match della stagione, che dirà alla squadra di Allegri quanto ancora ci sarà da lavorare per arrivare al massimo della forma. La squadra di Mourinho viene da due vittorie consecutive, mentre i bianconeri sono stati bloccati sullo 0-0 nella partita di lunedì contro la Sampdoria. Un match da giocare con attenzione massima per Vlahovic e compagni, che ritroveranno per la prima volta da avversario Paulo Dybala.

Chi come la Joya ha lasciato il segno in bianconero è stato Gonzalo Higuain, che ha parlato intervistato dai canali della MLS: "Scegliere di venire negli Stati Uniti è stato semplice. In Europa non volevo più stare, c’erano troppe pressioni, qualunque cosa facessi ero nell'occhio del ciclone. Venire qui mi ha dato tranquillità e mi ha avvicinato all'Argentina, anche il fuso orario è buono e la città è meravigliosa. Sto davvero vivendo uno dei momenti più felici della mia carriera”.

"Giocare ad alti livelli significa dover controllare ogni proprio comportamento. Ho dovuto vivere 15 anni della mia vita in modo del tutto innaturale, ora invece posso godermi tutto, la mia famiglia, mia moglie e mia figlia. A fine partita sono subito da loro, cosa impensabile in Europa. Sono cose che non si comprano, che vanno al di là dei gol e del titoli, perché quando smetti di giocare quello che ti rimane è l’affetto dei tuoi cari, il mondo del calcio si dimentica di te quando smetti".

"Non so cosa aspettarmi dalla Coppa del Mondo, ma mi fa piacere vedere la nazionale argentina ad alti livelli, arriveranno bene ai Mondiali, auguro loro il massimo dei successi. Il Mondiale è un’esperienza unica, non importa se giochi contro squadre piccole o grandi, è diverso da tutto".