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Gravina: “Europeo con il pubblico se la campagna vaccinale lo permetterà”

Il presidente della FIGC Gravina

Il presidente della FIGC ha parlato degli Europei in programma questa estate

redazionejuvenews

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato a margine della visita di una delegazione azzurra all’ospedale Maggiore di Parma, arrivata dopo la vittoria della Nazionale allo stadio Ennio Tardini nella prima partita del girone di qualificazione ai Mondiali in programma in Qatar nel 2022. Il numero uno del calcio italiano ha parlato della vittoria: “Il risultato contro l’Irlanda del Nord è molto importante ed è un buon inizio verso il Mondiale del Qatar 2022, ma sarebbe un errore strategico pensare che il nostro progetto si esaurisca puntando soltanto al risultato finale. Quotidianamente noi lavoriamo su un progetto molto più importante che è la valorizzazione dei giovani, perché è lavorando su questo percorso che si arriva alla vittoria”.

Gravina ha poi parlato della possibilità di vedere il pubblico ai prossimi europei, che quesa estate prenderanno il via proprio dall'Italia, allo Stadio Olimpico di Roma: "Sono convinto di poter centrare l’ importante obiettivo della presenza del pubblico, se la campagna vaccinale continuerà a essere positiva. Nel rispetto della tutela della salute, sono convinto che la risposta del Governo sarà positiva. L’Italia ci tiene a fare qui gli Europei perché ci ha investito: abbiamo allestito un’organizzazione importante e siamo convinti che avremo un riscontro. Non si può non tenere conto di come l’Italia abbia dimostrato di essere al passo con i tempi”.

Parole che arrivano in risposta a quelle del Presidente dell'UEFA Aleksander Ceferin: "Stiamo lavorando a diversi scenari ma sicuramente possiamo dire che l'opzione di giocare tutte le gare di Euro 2020 negli stadi vuoti è fuori discussione. Ogni città dovrà garantire che ci saranno i tifosi sugli spalti durante le loro partite. Lo scenario ideale è quello di confermare le 12 sedi originali, ma se ciò non sarà possibile si andrà avanti in 10 o 11 paesi. Dipenderà dalle possibilità che ogni paese avrà di soddisfare le condizioni richieste. Se una città propone uno scenario senza pubblico, allora le partite potrebbero essere anche spostate in città in grado di accogliere i tifosi. Se non possiamo fare nulla in un paese, ce ne sono altri in cui i preparativi sono già in corso".

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