Giletti: “Bonucci? Decisione che mi rattrista. Giuntoli? Uno ‘stregone'”

Il giornalista di fede bianconera ha parlato del caso Bonucci analizzando anche l'arrivo di Giuntoli e la possibile partenza di Vlahovic

Dopo la notizia di ieri sera anche il giornalista Massimo Giletti ha espresso la sua opinione a TAG24: “È sempre difficile per chi non è all’interno di una squadra capire le dinamiche. Bonucci è stato 13 anni nella Juventus. La storia della Juventus insegna, se vediamo quello che è successo in passato con Del Piero. Noi per Alessandro non abbiamo fatto nulla. La Juventus è così, mette davanti alle persone gli obiettivi. Se l’ha fatto con Del Piero, lo fa anche con Bonucci. Umanamente credo che per Bonucci sia un disastro, una fatica da accettare. Una sofferenza. È vero che parliamo di giocatori che prendono milioni di euro, però ci sono sempre le persone sotto la maglia”.

E poi ha proseguito: “È una decisione che mi rattrista, perché sono dell’idea che vengono sempre prima i rapporti umani. La Juventus deve prendere delle decisioni molte nette, molto forti. Deve sfoltire la rosa e il monte ingaggio. Giuntoli arriva da Napoli, dove ha fatto nella società qualcosa di straordinario. Il monte premi ingaggio era bassissimo e ha vinto lo scudetto. Questa è la strada”.

Su Giuntoli: “Penso che Giuntoli sia il migliore, è uno stregone. Ha fatto la magia non del Napoli, ma del Carpi. Portare un paese di 60mila persone in serie A, vuol dire che è qualcuno che ha capito il mondo del calcio di oggi. Elkan è stato molto abile, ha capito che ci voleva un uomo di calcio. Non basta avere dei bravissimi manager, deve avere un uomo di calcio che capisca profondamente il settore e che abbia delle ramificazione in giro per il mondo, che gli permettono di scegliere e prendere i giocatori e portarli a costi bassi. Ma soprattutto è uno che, come dimostrato a Napoli, ha mandato via Mertens, Insigne e Koulibaly senza pensarci su. È necessario avere uomini di questo tipo”.

Su Vlahovic: “Non ho mai creduto ai giocatori che arrivano, sono fenomeni e l’anno dopo non producono. Giocare con la maglia della Juventus è molto pesante. Questo dimostra la non grande annata di Vlahovic che ha sentito il peso di una squadra. Soprattutto non è riuscito a gestire i momenti importanti. Oggi sarebbe una follia darlo via, a meno di un’offerta molto importante. Poi tutto dipende da Mbappe. Se va via, si apre un giro di centroavanti enorme. Su Vlahovic abbiamo investito molto, darlo via sarebbe un peccato”.