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Galtier: “Ho seguito da vicino la Juve, Vitinha in dubbio per martedì”

Paris Saint-Germain
Christophe Galtier, allenatore del Paria Saint-Germain, ha analizzato la vittoria dei parigini, parlando anche della Juventus.

redazionejuvenews

Christophe Galtier, allenatore del Paris Saint-Germain, ha rilasciato delle dichiarazioni all'Equipe, in vista della partita di martedì contro la Juventus. Ecco le sue parole: "Stiamo facendo bene, stiamo facendo gol. Siamo coerenti nel gioco, lo stato d'animo dei giocatori è molto buono. Mostrano un forte desiderio di essere connessi sul campo. La Champions League è un altro livello. Sarà una partita diversa sia per la Juve, che ho seguito da vicino questo pomeriggio contro la Fiorentina, e anche per noi rispetto a quelle di campionato. La Juventus è abituata a giocare questa competizione, dovremo impegnarci molto, ed essere anche molto compatti in difesa se vorremo fare gol".

Sulla vittoria in campionato: "Abbiamo gestito una partita tosta in un'atmosfera calda, contro una squadra impegnativa. Il fatto di aver segnato subito ha fatto calare la tensione e la superiorità numerica ha fatto abbassare i ritmi della partita. Questo mi ha permesso di fare quello che volevo in termini di gestione del tempo di gioco. È una vittoria importante perché le dirette concorrenti hanno vinto, e perché mancano pochi giorni al nostro debutto in Champions League. Vitinha? Ha avuto una forte botta alla rotula, ma senza problemi di torsione o di legamenti. Farà gli esami del caso. Speriamo non sia troppo grave e che sia a disposizione per la partita di martedì contro la Juventus".

Su Neymar: "C'è sempre il rischio di interrompere una dinamica se il giocatore non accetta la decisione. Venerdì ho parlato con lui. Era già uscito affaticato contro il Tolosa e aveva ricevuto qualche colpo. Ho preso la decisione e lui l'ha accettata bene. È una partita che ha perso intensità, quindi in questo senso sì. Ma per vincere ci sono sempre degli sforzi da fare. Avremmo potuto vincere con un punteggio più ampio, se fossimo stati più precisi nell'ultimo passaggio o nella finalizzazione. Ma questo è essere troppo esigenti".