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Galliani: ” Ho ringraziato Agnelli, Arrivabene, Cherubini e Nedved per aver accettato l’invito”

Adriano Galliani e Silvio Berlusconi

Il direttore sportivo del Monza ha parlato

redazionejuvenews

Adriano Galliani, direttore sportivo del Monza, ha parlato ai microfoni di Mediaset circa la partita di ieri tra Monza e Juventus per il Trofeo Berlusconi, match vinto dai bianconeri per 2-1. Queste le parole del dirigente ex Milan che ha parlato anche del nuovo campionato di Serie A: "Vedendo le immagini del passato scorrono i ricordi di una vita, di un Milan fatto di 30 anni di trofei con Berlusconi. Ho ringraziato Agnelli, Arrivabene, Cherubini e Nedved per aver accettato l'invito. Ancora grazie alla Juventus, come monzese purosangue poi ringrazio Silvio Berlusconi che sta dando questo sogno a questa città. Tutti noi tifosi del Monza sogniamo la Serie A, speriamo che sia la volta buona.

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E' questo il nostro progetto. Non vogliamo fare proclami, lo scorso anno abbiamo fatto il miglior risultato della storia del club. Quest'anno non diciamo nulla, la squadra è stata ulteriormente rafforzata, abbiamo una rosa competitiva anche se sarà una B molto difficile e noi contiamo di poter dire la nostra. Tutti sogniamo la Serie A, speriamo sia la volta buona. Non vogliamo fare proclami, l’anno scorso abbiamo raggiunto per la prima volta il terzo posto, adesso la squadra è stata ulteriormente rafforzata, abbiamo una squadra competitiva, ma ci sono anche Parma, Benevento e altre squadre forti.

Contiamo di dire la nostra Che Serie A vedo? Equilibrata e una Champions bellissima che finalmente ritrova le tre grandi oltre all'Atalanta. Una squadra che ha fatto bene al calcio italiano così come bene ha fatto l'Italia con la vittoria all'Europeo. Ho visto la finale con Berlusconi, l'ultima parata di Donnarumma e l'esultanza è un'immagine importante. E' un portiere che il Milan ha preso quando aveva 14 anni, è un ricordo che porterò con me. Allegri? Ci sentiamo, mi è stato vicino durante il Covid. Al di là dello scudetto sono cose che non si possono dimenticare".