FIGC, introdotto il rito abbreviato sui casi di ammissione ai campionati

La FIGC, con una nota sul sito ufficiale, ha riportato la novità del Decreto Giustizia sul rito abbreviato nell'ammissione ai campionati.
Il presidente della FIGC Gravina

La FIGC, con un comunicato, ha svelato una novità del nuovo Decreto Giustizia, che impatta anche sul mondo sportivo e calcistico. Ecco la nota: “Un grande risultato per tutto lo sport e per il calcio in particolare”: commenta così il presidente della FIGC Gabriele Gravina l’approvazione della norma all’interno della conversione in legge da parte della Camera dei Deputati del decreto sulla giustizia (cosiddetti ‘Rave’), già introdotta nel periodo pandemico e adesso prorogata per altri tre anni, che riduce drasticamente i tempi della giustizia statale per i giudizi sulle ammissioni ai campionati. “Era una nostra esplicita richiesta – sottolinea Gravina – che consente maggiore certezza in fasi molto delicate come quelle delle iscrizioni ai campionati.

Non è possibile arrivare ad un giudizio definitivo dopo oltre un anno e mezzo, come è successo con il Chievo (27 decisioni tra cautelari e nel merito al TAR e al Consiglio di Stato)”. Con la conversione in legge n. 162 del 31 ottobre 2022, infatti, è stato stabilito che le controversie per le ammissioni ai campionati organizzati dalle federazioni riconosciute dal CONI e dal CIP possano essere trattate attraverso un procedimento innanzi alla giustizia amministrativa con rito abbreviato, ‘al fine di contenere in tempi certi l’eventuale contenzioso scaturente dalle decisioni adottate dalle stesse federazioni sportive nazionali’.

“Grazie al legislatore che ha introdotto questa importante modifica normativa, in particolare al Ministro per lo Sport Abodi e al Vice Ministro alla Giustizia Sisto che hanno ben compreso l’importanza della nostra richiesta, adoperandosi per l’approvazione della norma – continua Gravina – d’accordo con il CONI, sono certo che il mondo dello sport si farà trovare pronto, modificando tutto ciò che è ancora migliorabile all’interno della Giustizia Sportiva”.