JuveNews.eu
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Evra spinge Pogba alla Juve: “In Inghilterra non si sente amato, si accaniscono”

Evra spinge Pogba alla Juve: “In Inghilterra non si sente amato, si accaniscono” - immagine 1

L'ex calciatore della Juventus e del Manchester Untied ha parlato del calciatore francese e del suo futuro, con il contratto in scadenza a fine anno

redazionejuvenews

La Juventus ha perso la finale di Supercoppa Italiana contro l'Inter in maniera rocambolesca, con i bianconeri e i nerazzurri che avevano terminato i novanta minuti regolamentari sull'1-1, frutto dei gol di McKennie e del rigore di Lautaro Martinez, per poi andare ai supplementari, dove un errore di AlexSandro all'ultimo secondo della partita ha regalato la vittoria all'Inter, con Alexis Sanchez che ha siglato il gol vittoria dei nerazzurri.

Una partita che ha lasciato tanto amaro in bocca alla squadra bianconera, che nonostante fosse scesa in campo con una formazione molto rimaneggiata, è riuscita a contenere gli attacchi dell'Inter, in campo con la formazione tipo, portando la squadra nerazzurra ai supplementari. Sforzi che però non sono bastati alla squadra di Massimiliano Allegri, con la partita che, al netto delle assenze, ha evidenziato ancora una volta i limiti della squadra, soprattutto a centrocampo. I bianconeri dovranno intervenire nella zona centrale del campo durante il mercato estivo, con uno dei primi obiettivi che continua ad essere il ritorno di Paul Pogba, che a fine anno si libererà a zero e potrebbe firmare per il ritorno in bianconero.

A questo proposito, l'ex giocatore della Juventus Patrice Evra ha parlato ai microfoni del giornale francese L'Equipe del polpo e del suo futuro che non sembra essere per ancora molto con i colori dei Red Devils: "È complicato. Paul non si sente amato in Inghilterra, in particolar modo dagli ex giocatori. In molti sostengono che potrebbe fare di più ma quel che vedo è soprattutto accanimento gratuito a cose tipo il suo taglio di capelli o il suo abbigliamento. Sembra quasi che la gente si aspetti nei big match che si debba rompere il collo. A oggi quando gioca con la nazionale francese per lui è come una boccata d'aria fresca. Poi quando torna a Manchester i problemi ricominciano".