Enzo Raiola, procuratore di Gigio Donnarumma, ha detto la sua sulla Juventus, parlandone a DAZN. Ecco le sue parole: "Mino spiegava al Milan che non lo avrebbe mai portato a zero, noi eravamo indirizzati dal lasciarlo lì con la Champions, anche se c'era la paura di appiattirlo. Con Ibrahimovic aveva avuto uno scatto, lo martellava, una mattina lo svegliò due ore prima per farlo allenare.
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Ag.Donnarumma: “La Juve era interessata, ma lui voleva andare all’estero”
Comunque, c'era la Juventus interessata, però quando ci comunicarono che non lo volevano più, andammo da Al-Khelaifi e lui chiese: 'Ma è libero?'. Alzò il telefono, chiamò Leonardo e da lì partì la trattativa. Per fare una chiacchierata, per capire se volevano portare avanti il discorso con la Juventus.
C'è sempre stata questa cosa di aspettare, di non preoccuparsi, però la proprietà penso disse che non voleva più aspettarci e puntarono su Maignan che faceva parte dello stesso gruppo del presidente. Per me è stata una forzatura. Il mancato passaggio alla Juve? Donnarumma non se l'è sentita di rimanere in Italia".
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