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Di Natale: “Ho rifiutato la Juventus e per come sono andate le cose ho avuto ragione”

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L'ex calciatore dell'Udinese è tornato a parlare degli anni passati in campo e del rifiuto al trasferimento alla Juventus, che lo aveva cercato per portarlo a Torino

redazionejuvenews

L'ex attaccante di Udinese e Empoli Antonio Di Natale, ora tecnico sulla panchina della Carrarese, ha parlato intervistato dai microfoni di FanPage, ai quali ha ripercorso la sua carriera, parlando anche del rifiuto alla Juventus, che durante la sua attività aveva cercato di portarlo a Torino: "Ho rifiutato il trasferimento alla Juventus, è vero. Un giorno a fine allenamento mi chiamò il mio procuratore dicendomi che la Juventus aveva fatto quest’offerta all’Udinese e lui già stava a Torino. Io mi sono seduto con il presidente Pozzo e gli detto quello che pensavo, ovvero che avevo voglia di rimanere lì perché avevo firmato un contratto di tre anni e ho fatto una scelta di vita. Per me e per la mia famiglia. Alla fine, per come sono andate le cose, ho avuto ragione".

Di Natale poi continua parlando della sua carriera da allenatore: "Per me è sempre un’emozione. Dalla prima volta contro la Lucchese è sempre stata una grande emozione, un po’ come quando sono sceso in campo per la prima volta in Serie A. È tutto completamente diverso. Io ho avuto la fortuna di lavorare con Pasquale Marino a La Spezia e poi ho allenato un anno da solo l’Under 17, quindi un po’ di esperienza l’avevo fatta, ma allenare da solo è tutt’altra cosa: lo staff e tutto ciò che ruota intorno, è tutta un’altra esperienza. È molto bello. Adesso sto facendo il mio percorso con la Carrarese, una grandissima società e una grande tifoseria, con la speranza di fare e bene e magari di centrare traguardi importanti. Piano piano amplierò anche le mie conoscenze da allenatore perché c’è tanto da imparare. Il resto si vedrà man mano".

Chiusura con un pensiero sulla SerieA: "Ci sono tante squadre forti come Inter, Napoli e Milan ma tra poco salirà di nuovo la Juventus, che non molla mai. Un posto importante lo merita l’Atalanta e se lo ritaglierà perché sta facendo cose strepitose: fino alla fine può essere in lotta per il titolo".