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Delneri: “Il PSG molto forte in attacco, ma dietro concede”

Luigi Delneri
L'ex allenatore della squadra bianconera, intervistato da Il Giorno, ha parlato delle italiane in Champions e dei temi legati alla Serie A

redazionejuvenews

Luigi Delneri ha rilasciato un'intervista a Il Giorno, dove ha toccato diversi argomenti. In questa settimana le squadre italiane sono state impegnate in Champions League e solo il Napoli è riuscito a vincere, strapazzando a sorpresa il Liverpool. Sulla squadra partenopea: "Per ora ha dimostrato grande convinzione, credibilità e assetto tattico". La Juventusinvece è stata sconfitta dal Paris Saint-Germain, mentre l'Inter ha perso contro il Bayern Monaco: "I francesi sono molto forti in attacco, ma dietro concedono molto, mentre i tedeschi sono più solidi. I gironi delle nostre sono complicati, ma credo che tutte, anche l’Inter, possano giocarsi le proprie possibilità per passare. I nerazzurri hanno avuto tanti problemi, legati a questioni come il futuro di Skriniar. Devono trovare un’identità".

Nell'ultimo turno di campionato il derby della Madonnina ha visto ancora una volta il Milan vincitore: "Mi sembra che Maignan sia stato il migliore in campo. L’Inter ha dei valori importanti, così come penso che il Milan possa ripetere la stagione scorsa, puntando su un allenatore che non è arrivato lì per caso, ma per step. Pioli è un grande gestore. In più ha dovuto ‘scansare’ Rangnick, anche se la conferma mi è sembrata un atto dovuto in quel momento".

In testa alla classifica, a sorpresa, c'è l'Atalanta: "Ha molte realtà davanti, costruite per competere per campionato e Champions. Vedendola in questo primo scorcio ha tutte le qualità per fare da guastafeste nelle prime posizioni, anche se fino a ora di veramente forte ha affrontato solo il Milan. Dire che possa vincere lo scudetto mi sembra prematuro, potremo valutarla dopo che avrà affrontato le altre squadre che lottano per un posto nelle coppe".

L'opinione sulla lunga pausa per il Mondiale in Qatar: "Un mese e mezzo senza campionato vuol dire dover fare un’altra preparazione. Sarà anche importante vedere come torneranno dal Mondiale i giocatori impiegati".