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Damascelli sulla Superlega: “Una partita persa in partenza”

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Tony Damascelli, noto giornalista, ha commentato le vicende della Superlega e dello scontro Agnelli-Ceferin.

redazionejuvenews

Tony Damascelli, noto giornalista, ha rilasciato delle dichiarazioni riguardo la vicenda scottante della Superlega, che negli ultimi giorni sembra essere tornata in auge, sotto la spinta di Agnelli, Perez e Laporta, in un progetto più democratico e meno elitario. Non sono mancate però le frecciatine tra il presidente dell'UEFA Ceferin e i fautori della Superlega, come già noto dallo scorso anno, quando il massimo organismo continentale condannò senza appello il nuovo torneo creato dai dissidenti, poi rientrati nella UEFA dopo sole 48 ore di addio. Damascelli, sulle pagine de Il Giornale, ha condannato apertamente la riproposizione della nuova competizione, ritenuta una partita persa già in partenza dai dissidenti, che hanno sprecato un'altra occasione per collaborare, attaccando nuovamente Ceferin.

Ecco le sue parole: "Una partita persa. Però giocata ancora in modo cocciuto, con tempi e comunicazione sbagliati alla partenza. Andrea Agnelli resta prigioniero di un sogno, si è travestito da frontman di un trio che lo ha mandato avanti, come in certe gag antiche, offrendolo alle facili critiche, alcune scadute nell'insulto personale. La Superleague è finita ancor prima di incominciare. l summit sul business del football, organizzato a Londra dal Financial Times, sarebbe stato l'occasione per una diplomatica ammissione di un errore strategico e di comunicazione, invece ha prevalso l'ossessione capricciosa, tale è, di volersi sostituire al potere dell'Uefa non per rispondere a criteri di equità sportiva ma per aumentare sensibilmente gli introiti, vista la contabilità sofferta della stessa Juventus e di altri club.

Una questione destinata ancora a far discutere per molto tempo, che divide i tifosi e l'opinione pubblica, anche se per adesso il pericolo sembra scongiurato. Ma, come riferito da Agnelli nella giornata di ieri, i sogni indipendentisti sono soltanto rimandati ad un momento più tranquillo e meno caotico, visto che il progetto è ancora in atto e vincolante per le 11 squadre che hanno sostenuto e appoggiato il progetto nell'aprile del 2021.