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Damascelli: “La Juventus non vuole parlare del passato ma ci ricasca”

Calciomercato Juventus, Tony Damascelli ha rivelato un'indiscrezione da paura.

Tony Damscelli, firma de Il Giornale, ha detto la sua sugli ultimi movimenti della Juventus sul campo e sul mercato.

redazionejuvenews

Tony Damscelli, giornalista, tramite il suo editoriale su Il Giornale, ha analizzato la partita tra Juventuse Lazio, con diversi riferimenti al calciomercato ed alla dirigenza. Ecco le sue parole su Chiellini: "Diciassette non è il numero della sfortuna. Lo era per i latini che scrivevano XVII il cui anagramma è VIXI con evidente e immediata spiegazione. Giorgio Chiellini ha vissuto diciassette anni con la Juventus e dopo diciassette minuti è uscito da questa lunga avventura, stavolta senza muscoli feriti e testa ammaccata, ha baciato la testa dei suoi amici e sodali, ha stretto mani ai tifosi, ha celebrato mentre la partita doveva ancora incominciare sul serio ma la sua era terminata. Con un sorriso emozionato, il volto avvampato di pensieri, nostalgie e progetti".

Su Pogba: "La Juventus non vuole parlare del passato ma poi ci ricasca perché non può farne a meno. Cambia logo, cambia la divisa, su quella nuova il nero è pallido optical al grido di vieni avanti creativo, cambia uomini, allenatori, dirigenti ma poi va a ricercare Paul Pogba che appartiene a una belle époque, difficile da riproporre perché il francese è un bon vivant, ha accumulato ricchezze e oziato a Manchester. Il ritorno a quel passato entra in conflitto con la rinuncia, per ragioni contabili e tecniche, all'altro Paulo, cioè Dybala che, da quando ha saputo di dover traslocare, si è messo a giocare di fino, come non gli capitava da anni. La Juventus del fischiato presidente Agnelli tenta di ritrovare l'identità smarrita ma con idee un po' confuse, parole spesso imperfette, la staffetta Nedved-Arrivabene, nelle interviste, è un'idea che finisce per creare equivoci, sollevando il quesito: chi fa chi? E chi che cosa?".

Su Allegri: "Nel mezzo c'è Allegri che, come consuetudine uguale per tutti gli allenatori, ha provveduto ai cambi allo scoccare dell'ora, secondo un testo sacro distribuito a Coverciano. Finale tra romanzone e farsa paesana: alle ventidue e ventuno tutti in piedi per Dybala al passo di addio, in contemporanea Sarri Maurizio si è alzato a protestare per la perdita di tempo, Milinkovic Savic ha regalato alla Lazio il punto da euroleague. Un altro grande risultato casalingo per Allegri".