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Criscito: “Il calcio fa piangere e fa sorridere. Bisogna lottare fino alla fine”

Domenico Criscito

Il calciatore del Genoa ha parlato dopo la partita vinta contro la Juventus per 2-1 grazie al gol messo a segno su rigore proprio dallo stesso giocatore

redazionejuvenews

La Juventus ha perso ieri sera la partita contro il Genoa, con il rossoblu che sono stati capaci di rimontare il gol dei bianconeri firmato da Paulo Dybala, mettendo a segno il gol vittoria nei minuti di recupero, grazie al rigore trasformato da Mimmo Criscito. La vittoria ha riacceso i sogni salvezza della squadra ligure, e il giocatore ha esternato tutta la sua felicità dopo il fischio finale della partita, intervistato dai microfoni di Sky Sport.

"Come ho detto nel prepartita il calcio fa piangere e fa sorridere, stasera è andata benissimo, è stata la mia rivincita, anche se l'errore della settimana scorsa nessuno lo cancella. Sono contento per questi tre punti perchè c'è ancora quella fiamma accesa per crederci, quindi noi ci crediamo. La lotta salvezza è molto bella, abbiamo tante squadre una accanto all'altro, bisogna lottare fino alla fine. Abbiamo una partita difficile, la prossima, a Napoli, dobbiamo andare lì con la stessa cattiveria. Anche quando siamo andati sotto di un gol ci abbiamo creduto e alla fine siamo riusciti a portare a casa i tre punti".

"Quando sono andato sul dischetto oggi, ad essere sincero ero più tranquillo rispetto alla settimana scorsa. La settimana scorsa il mio errore è stato quello di cambiare angolo all'ultimo secondo, ho calciato male ed è andata male. Oggi è andata bene e sono contento. Mia moglie sa quanto soffro quando perdiamo, mi sta accanto 24 ore su 24, questa settimana è stata dura, ho fatto casa-campo, campo-casa, non sono uscito. C'era la rabbia, c'era la delusione per quello che era successo nel derby ed ero solo concentrato sul lavoro. Stasera è andata bene, penso di aver fatto anche una buona partita, mi sento bene fisicamente e sono molto contento. Facciamo corsa su noi stessi, non guardiamo gli altri, pensiamo prima a vincere poi guardiamo gli altri".