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Commisso attacca l’Inter e ammette: “Rischiamo di perdere Vlahovic a zero”

Rocco Commisso

Le parole del numero uno della Fiorentina, che ha detto la sua sul sistema calcio in Italia

redazionejuvenews

Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha parlato in occasione dell'evento Bussines of sport US Summit, organizzato dal Financial Times, toccando molti argomenti tra i quali lo stadio per la viola e il futuro di Dusan Vlahovic: "Lo stadio sarà costruito ma non da me. La città sta cercando di trovare i soldi per ristrutturare lo quello esistente, lo farà il Comune e lo affitterà, quindi lo stadio non sarà di proprietà della Fiorentina e io non ci spenderò dei soldi. Il problema è che le regole non valgono per tutti. E questo ha falsato la classifica finale dello scorso campionato di Serie A. Ogni sei mesi dobbiamo fornire dei dati sul rapporto di liquidità nel calcio italiano. Io e altri club lo abbiamo fatto. Altri club non l'hanno fatto. C'erano alcuni club che erano ben lontani dal rispettare i requisiti necessari di liquidità, e uno di questi ha vinto il campionato, dovendo poi rettificare il rapporto di liquidità vendendo giocatori come Lukaku e Hakimi, ma solo dopo la fine del torneo. Chi non rispetta le regole stabilite dalla lega dovrebbe pagarne le conseguenze ed essere penalizzato in campionato. Se ci sono delle regole, devono essere rispettate. Se non vengono rispettate, ci devono essere delle sanzioni".

Commisso ha parlato poi dell'economia del calcio: "La cosa non sostenibile è che i costi dei trasferimenti e le commissioni ai procuratori ti fanno rischiare di perdere un calciatore a zero. Come è successo al Milan con Donnarumma potrebbe succedere anche alla Fiorentina con Vlahovic. Noi gli abbiamo dato la possibilità di mettersi in mostra in campo, di giocare titolare. Ha segnato 20 gol e ora abbiamo dei problemi per quanto riguarda il rinnovo del contratto. Devono esserci delle regole chiare. Non possono esserci contratti di 5 anni che alla fine non sono realmente di 5 anni perchè al terzo anno viene già rinegoziato".

"Non possono esserci calciatori che rinegoziano perchè vogliono più soldi. Chiedono sempre più soldi. E rispettiamo il lavoro degli intermediari. Gli intermediari vogliono guadagnarci sia dall'acquisto che dalla cessione di un calciatore. Le commissioni sono altissime, parliamo di moltissimi soldi. Questo non esiste negli USA. I procuratori vengono pagati di più, perchè convincono i giocatori a cambiare squadra ogni tre anni. Fifa, Uefa, la Serie A, la Premier League, tutti devono fare qualcosa".