La serata di ieri ha portato la mazzata per la Juventus. La Corte d'Appello della FIGC infatti ha deciso di revocare la sentenza del maggio scorso e dare una penalizzazione di 15 punti al club bianconero. Una sentenza che è andata ben oltre al richiesta del procuratore federale Chinè, che nella sua requisitoria aveva chiesto 9 punti di penalizzazione. La Juventus ha già annunciato che farà ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni.
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Cobolli Gigli: “Le parole di Chinè sono state inaccettabili”
La decisione così dura nei confronti della Juventus ha suscitato tante reazioni, nel mondo bianconero e non solo. Tra queste, anche quella di Giovanni Cobolli Gigli, intervistato dal Corriere di Torino. L'ex presidente ha voluto commentare le parole di Chinè: "Ho letto che il procuratore della Federcalcio, chiedendo la penalizzazione, avrebbe detto che la Juve deve stare sotto la Roma. Non è accettabile: dica penalizzazione di nove punti, afflittiva, ma che deve stare sotto la Roma mi è sembrata un’espressione infelice, se davvero l’ha pronunciata".
Sul paragone con Calciopoli: "All'epoca non c'era il faldone dell'Inter, che poi saltò fuori solo i tempi di prescrizione. Sarà la sorte. Le persone scelte sono molto preparate, figure di grande professionalità. Aiuterà molto in questa situazione: è un consiglio di difesa". Ma parlando di mercato, cambia tutto: un affare vicino alla chiusura<<<
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