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Capello: “L’Inter ha vinto la Serie A con diverso anticipo. In Italia non c’è competitività”

Fabio Capello

L'ex allenatore ha parlato

redazionejuvenews

Fabio Capello, ex allenatore, ha parlato ai microfoni di TMW Radio: "Non vincere il secondo Scudetto è stato un grande dispiacere. Eravamo al top nel mondo in quel periodo, intendo come calcio. Arrivammo secondi e in tre punti c'erano tre squadre. Adesso abbiamo visto vincere l'Inter con diverse domeniche di anticipo. Non c'è competitività. Se riesci a fare una buona squadra, in questo periodo non è difficile essere competitivi fino alla fine. Ad esempio la Lazio, prima della pandemia, poteva puntare allo Scudetto avendo una buona squadra. La possibilità c'è per José Mourinho".

 Danilo

A proposito di Juventus, il difensore bianconero, Danilo, ha parlato in conferenza stampa con la maglia del Brasile di nazionale e della sua esperienza a Torino: "In questo momento posso dire di essere nel picco fisico, tecnico e mentale della mia carriera, e questo si riflette sulle mie prestazioni con la Seleção e con la Juventus. Il calcio è molto dinamico. Le cose cambiano molto velocemente, ma sicuramente mi sento molto più preparato che in altre occasioni a dare il mio contributo in Nazionale. Mi sento felice e cerco di godermi ogni momento. Di solito dico che ogni mattina, quando mi sveglio e mi trovo nella squadra brasiliana, è un sogno che si avvera. Cerco di divertirmi qui, e questo si riflette nella mia continuità che ho avuto ultimamente. Nonostante compia 30 anni il mese prossimo, nel calcio moderno a quest’età i giocatori si trovano in una buona forma fisica e con la massima potenza muscolare. È difficile dire che questo è il mio momento perché la concorrenza è forte, ma mi sento molto preparato per dare il mio contributo all’interno della squadra nazionale brasiliana. Io leader della nazionale? È qualcosa che accade naturalmente, ma io accetto bene questo ruolo di leader e cerco di contribuire affinché ci sia una buona intesa in squadra, cercando di far sentire integrati quelli che sono meno abituati e cercando di dirigere, insieme agli altri giocatori, affinché ci sia una buona atmosfera nel gruppo e di giocare un bel calcio".