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Calderon: “CR7 lo riprenderei anche zoppo”

Cristiano Ronaldo

Dopo la vittoria schiacciante ottenuta contro il Crotone, la Juve di Pirlo ora si prepara alla sfida di domenica contro il Verona, dove ci saranno in palio tre punti fondamentali per la lotta scudetto. Campionato che si prospetta sempre più...

redazionejuvenews

Dopo la vittoria schiacciante ottenuta contro il Crotone, la Juve di Pirlo ora si prepara alla sfida di domenica contro il Verona, dove ci saranno in palio tre punti fondamentali per la lotta scudetto. Campionato che si prospetta sempre più avvincente da qui al termine, con i bianconeri che dovranno recuperare le due milanesi in testa alla classifica e sarà fondamentale vincere la gara di recupero contro il Napoli di Rino Gattuso.  Juve che, vista la prestazione contro il Crotone sembra aver ritrovato il miglior Ronaldo, grazie alla doppietta realizzata che lo lancia nuovamente in testa alla classifica dei marcatori, staccando Lukaku di due lunghezze.

Proprio sul rendimento del portoghese, è voluto intervenire l’ex presidente del Real Madrid Ramon Calderon, il quale ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di SerieANews, dove si è soffermato a parlare anche della Superlega.

SU RONALDO - "Se mi aspettavo questo rendimento alla Juventus per CR7? Senza dubbio. Era chiarissimo che avrebbe vissuto altri quattro, cinque anni al livello massimo. Sta fisicamente benissimo, vive per il calcio, e ciò che si sta verificando era ampiamente prevedibile. Farlo partire non ha avuto senso, è stato un errore storico. Se lo riprenderei? Ronaldo darà sempre qualcosa alla squadra, la sua età non importa. I giovani possono solo imparare da lui e dal suo atteggiamento, dentro e fuori del campo. Lo vorrei sempre nella mia squadra. Mi andrebbe bene anche zoppo".

SULLA SUPERLEGA - "La Superlega sarebbe un colpo durissimo al calcio. I campionati nazionali ne soffrirebbero molto, mantenere il resto del movimento sarebbe difficile, aumenterebbe troppo il divario tra le big e le restanti squadre. Non credo che sia la soluzione giusta. La Champions attuale è ben strutturata, ci sarà una riforma per migliorarla, ma l’ideale è continuare a combinarla con le competizioni nazionali. Altre soluzioni sarebbero molto pericolose".

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