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Bucchioni: “Non sono sicuro che Mancini non lasci la Nazionale”

Mercato Juve, notizie pesanti da Enzo Bucchioni.

Enzo Bucchioni, giornalista, ha detto la sua sulla situazione attuale del calcio italiano, dopo la due giorni delle coppe europee.

redazionejuvenews

Enzo Bucchioni, giornalista, ha analizzato la situazione del calcio italiano dopo le coppa europee, attraverso il suo editoriale su tuttomercatoweb. Ecco le sue parole: "Ora il nostro calcio non può più vantarsi proprio di nulla, non abbiamo più né idee innovative, né esempi da portare. Non abbiamo né giocatori bravi né squadre rivelazioni o al centro in qualche modo del sistema calcistico europeo. Siamo soltanto periferia, sempre più periferia e lo dimostra questo campionato avvincente per l’incerta corsa scudetto a tre (non succedeva dal 2002-2003), ma assolutamente scadente con l’Inter, il Milan e il Napoli squadre assolutamente imperfette, soggette a troppi alti e bassi, tecnicamente povere. Basta guardare le gare di Champions per rendersene conto. Chi vincerà lo scudetto lo farà con una media punti bassissima e anche questo è un chiaro segnale di livellamento verso chi fa meno."

Sulle riforme mancate: "Ma i dirigenti incuranti continuano a ballare il loro tango triste e lento promettendo riforme che sono le stesse da vent’anni. Ho visto aprire più tavoli in federazione che all’Ikea. Spero che questo sia il tavolo buono, che si faccia qualcosa in fretta perché sta per superarci come interesse e valore tecnico anche la Ligue 1 e sarebbe il colmo. Eravamo i primi rischiamo di diventare i quinti. Ma non disturbate il manovratore Gravina e tutti i suoi sostenitori, lasciate suonare l’orchestra su un Titanic chiamato via Allegri."

Sulla Nazionale: "E non sono neppure così convinto che a giugno Mancini non lasci la Nazionale. Un uccellino azzurro mi ha soffiato nell’orecchio la possibilità che il Ct non si sia dimesso a marzo solo per non indebolire Gravina. Con Mancini dimissionario probabilmente avrebbe dovuto andarsene anche il presidente federale o come minimo si sarebbe aperto un grosso fronte con i suoi oppositori e, a caldo, con il Paese. Mesi dopo, sbollita la rabbia, con le ferie in arrivo, potrebbe anche essere un’altra storia. Vedremo. Molto dipenderà anche dalle panchine che si libereranno in giro per l’Europa. Fantacalcio? Non resta che aspettare."