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Brio contro CR7: “La Juve merita più rispetto”. Tacchinardi: “Se ne è andato con un aereo privato quando…”

Brio attacca Ronaldo

redazionejuvenews

Sergio Brio, ex difensore della Juventus, ha parlato ai microfoni di Tuttosport circa il recente addio di Cristiano Ronaldo da Torino, direzione Manchester sponda "red". Queste le parole al veleno dell'ex difensore che ha criticato fortemente come l'attaccante portoghese ha lasciato il club: "La Juve merita più rispetto. Non mi aspettavo che CR7 snobbasse così il club bianconero, non è bello da parte sua. Io parlo sempre benissimo delle tre squadre, Pistoiese, Juve e Lecce, in cui ho giocato perché ti hanno preso, coccolato e creduto in te.

 Tacchinardi, ex centrocampista della Juve dal 1994 al 2005

Per carità, Cristiano resta un grandissimo giocatore e professionista, però l’addio poteva avvenire in un altro modo e con altre parole. ​Probabilmente non si sono lasciati benissimo ma, da ex giocatore, sono convinto che sia stato un bene sia per lui sia per il club. Se un giocatore è costretto a restare in una squadra c’è il rischio che possa nuocere al gruppo e all’ambiente. L’abbiamo visto con la nostra Nazionale campione d’Europa l’importanza fondamentale del gruppo: se è coeso riesce a fare cose incredibile, se qualcuno rema contro va alla deriva. Nell’ultima stagione Cristiano ha permesso alla Juventus di arrivare in zona Champions, ma le aspettative del club erano superiori: hanno puntato su di lui per vincere la Champions e la Coppa non è arrivata. Probabilmente anche Cristiano si aspettava di avere intorno a sé una squadra di livello superiore".

Dopo Brio c'è anche l'attacco di Alessio Tacchinardi, anche lui ex bianconero: "Avrebbe dovuto fare un’uscita diversa, non andarsene via con il suo aereo privato mentre Allegri parlava alla vigilia della sfida contro l’Empoli. Mi sarei aspettato una conferenza stampa per salutare i tifosi: il popolo bianconero lo ha osannato, si meritava un saluto diverso. È vero che non sono più gli anni delle bandiere, da Del Piero a Totti, da Maldini a Zanetti, però sentirsi dire da Cristiano che sarebbe andato in un posto in cui sentiva come casa sua non è stata una bella immagine".