Bremer: “Tanti cambiamenti dallo scorso anno. Giuntoli ha portato serenità”

Il difensore della Juventus ha parlato in vista della sfida in programma domenica sera contro l'Inter a San Siro
Gleison Bremer

Il difensore della Juventus Gleison Bremer ha parlato ai microfoni di DAZN, ai quali ha rilasciato una lunga intervista in vista di Inter-Juventus, nella quale ha toccato molti argomenti:Sono cambiate tante cose dallo scorso anno, abbiamo giocato ogni tre giorni l’anno scorso ed è stato difficile. Soprattutto per me che arrivavo dal Toro, giocare ogni settimana e ogni tre giorni se non stai benissimo fisicamente è difficile. Anche l’arrivo di Giuntoli ha portato serenità al gruppo. Quest anno ho chiesto consigli a Chiellini, gli ho chiesto consigli su cosa migliorare e cosa fare di più, questa stagione sto meglio e penso che sto facendo bene”.

“Siamo una squadra più solida, giocando una volta a settimana si cambia poco e quindi questo ci aiuta nella confidenza con i compagni. Io personalmente ho maggiore consapevolezza. Le critiche fanno parte del gioco ma non bisogna darci troppo retta. Prima di arrivare conoscevo Danilo e Alex Sandro che mi hanno aiutato, per questo ho scelto la Juve”.

Allegri si arrabbia sempre se prendiamo gol e ha ragione. Siamo una squadra forte, quando non prendiamo gol i nostri attaccanti segnano. In fase offensiva ci alleniamo tanto. Mi ha detto di lavorare a zona e aprire il corpo con la palla esterna sui cross.”

“Vlahovic è un attaccante forte fisicamente, quando giochiamo contro gli do alcune indicazioni tipo tenere la palla, sta migliorando tanto come me, stiamo facendo grandi cose. Sta lavorando tanto sulla tecnica, sul tiro in porta, quando uno segna con continuità prende consapevolezza, è giovane e può crescere tanto, lo sa. Anche Yildiz è un bell’attaccante. Ogni tanto io e Gatti in allenamento entriamo duri su di lui ma non gli interessa, ha una tecnica ed una forza nelle gambe incredibile, può fare una bella carriera”.

“Ci sono tanti difensori forti. Van Dijk è un gradino o due sopra di me, ha vinto una Champions, una Premier. Ammiro i giocatori così, anche Chiellini e Thiago Silva. Io sono al secondo anno qui. Quando finisci la carriera e smetti conta quello che hai vinto, se non vinci niente non puoi dire di essere il migliore”.