Bozzo: “La Juve va risollevata nei conti, Giuntoli all’altezza”

Beppe Bozzo, procuratore, ha detto la sua sulla Juventus, parlando anche di Massimiliano Allegri e del ds Cristiano Giuntoli.
Cristiano Giuntoli

Beppe Bozzo, agente e procuratore, ha detto la sua a Tuttosport, parlando anche della Juventus. Ecco le sue parole: “Questa Juve va risollevata nei conti. Probabilmente, detto col senno di poi, con Ronaldo s’è fatto un giro in più sulla giostra che non andava fatto. Ma del resto ci si è messa di mezzo anche una pandemia. Resta il fatto che la Juve ha una grossa squadra e ha un allenatore vincente. Credo che Cristiano Giuntoli sia ampiamente all’altezza del compito. Mi è piaciuto il modo in cui si è presentato. Quella frase: tante teste ma un cuore solo. Questo ti fa capire il suo approccio alla Juve. Del resto il club ha un organigramma strutturato da vera big, come è sempre stata. Cristiano è un professionista che lavora sempre, mai disconnesso, si informa di tutto. Non si limita all’aspetto sportivo. È uno che vuole conoscere i giocatori: la passeggiatina o la videochiamata la fa sempre prima di fare un acquisto. Cura i particolari.

Il presidente più impegnativo? Parimerito dico Lotito e De Laurentiis. Ma la ragione sta dalla loro parte… Lotito è più presente, è partecipe in tutto l’iter: fa lui la trattativa economica. De Laurentiis invece, per quanto mi riguarda, partecipò solo alle fasi finali dell’operazione Quagliarella-Napoli. Anche perché c’era Marino, che non è un dg che si fa invadere il campo… Almeno, il primo De Laurentiis era così.

Il mio primo contratto? Portai Emilio Belmonte, che si era liberato dalla Reggina, alla Nocerina. Era un giovanotto di belle speranze. Alla Nocerina vinse la classifica dei cannonieri della C1. Firmammo solo per una stagione perché ero convinto che avrebbe fatto benissimo. E infatti, a zero, lo portai poi in A alla Salernitana di Aliberti. Fu il mio primo lavoro finito, il mio primo calciatore in A: preso dalle giovanili e portato in massima serie”.