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Bergomi: “Forse Pirlo non ha in mano lo spogliatoio, giocatori non credono in quello che fanno”

Giuseppe Bergomi

Beppe Bergomi ha parlato

redazionejuvenews

TORINO - Beppe Bergomi, ex giocatore e oggi opinionista e commentatore per Sky Sport, ha parlato di Juventus-Milan ai microfoni di Sky Calcio Club. Queste le sue parole: "Solitamente gli allenatori nuovi nelle prime partite prendono le misure e poi nel ritorno trovano una linea e vanno avanti su quella. Alla Juve è successo il contrario, le partite migliori sono arrivate nella prima parte di stagione, come col Barcellona o col Milan all'andata. Forse perché Pirlo non ha in mano lo spogliatoio, i giocatori non credono in quello che fanno".

 Andrea Pirlo

A proposito di Juventus, ieri ha parlato in conferenza stampa il tecnico della Juve, Andrea Pirlo: "Avevo visto la squadra bene questa settimana, ci eravamo allenati con la giusta concentrazione ed eravamo convinti di poter fare una grande partita. Invece così non è stato, dopo alcuni episodi ci siamo disuniti e tante cose non hanno funzionato. Sapevo che avremmo incontrato delle difficoltà, ma ora dobbiamo uscirne tutti insieme. Ci deve essere sempre orgoglio nel vestire questa maglia e certe prestazioni non ci devono essere. Avevo un progetto diverso in testa, ho cercato di lavorare secondo certi principi, a volte ci siamo dovuti adattare, ma sono convinto di avere un'ottima squadra a disposizione. Se qualcosa non è andata per il verso giusto, me ne assumo le responsabilità. Ho intrapreso questo lavoro con tanto entusiasmo, tante difficoltà e altre cose, però il mio lavoro va avanti, sono a disposizione, perché lavoro in una grande società, sapevo di avere delle difficoltà davanti, penso di poter fare meglio, di poterne uscire insieme alla squadra. Adesso è un momento difficile però bisogna guardare avanti, mancano ancora tre partite, quindi io continuerò a fare il mio lavoro finché mi sarà consentito. Ieri ho detto che avevo visto la squadra bene questa settimana, c'eravamo allenati con la giusta mentalità, la giusta concentrazione, vedevo una squadra viva, che era convinta di fare una grande partita perché contro il Milan è sempre una grande partita, in più era uno scontro diretto per la Champions, invece purtroppo non è stato così".