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Avv. D’Onofrio: “La pena definitiva potrebbe essere inferiore”

Paco D'Onofrio

Paco D'Onofrio, avvocato, ha commentato le richieste della Procura Figc sul processo riguardante le plusvalenze.

redazionejuvenews

Paco D'Onofrio, avvocato ed esperto di diritto sportivo, ha rilasciato delle dichiarazioni a Tuttojuve.com, parlando del caso plusvalenze e delle richieste che oggi la Procura Figc ha reso note nel processo. Ecco le sue parole sulle sanzioni: "Avevo più volte anticipato che non ci sarebbero stati punti di penalizzazione, ma solo squalifiche ed ammende. Per ora siamo alle richieste della Procura FIGC, che è una delle due parti in giudizio insieme alle difese delle società coinvolte, e sarà necessario attendere qualche giorno per sapere se vi sarà effettivamente una condanna per i dirigenti e di quanti mesi. Consideriamo che poi vi sarebbe un secondo grado davanti alla Corte federale FIGC e poi quello definitivo innanzi al Collegio di Garanzia del Coni. Dunque, inutile commentare la richiesta della Procura, perché allora dovremmo commentare anche la richiesta (immagino) di assoluzione da parte delle difese dei club coinvolti."

Sulla pena definitiva: "In genere questo è, in effetti, l’esito di simili procedimenti disciplinari, la cui conclusione, molto spesso, porta all’irrogazione di sanzioni inferiori a quelle richieste dalla Procura e, talvolta, all’assoluzione, proprio per la premessa che anticipavo prima, cioè l’impossibilità di individuare esattamente il valore reale di un calciatore che i dirigenti delle società coinvolte nella trattativa avrebbero dolosamente ignorato."

Sul processo plusvalenze in generale: "La materia delle plusvalenze è tra le più complicate da affrontare, poiché chi formula l’accusa deve contestare un valore economico ritenuto non reale, fittizio appunto, senza però poter utilizzare criteri oggettivi di valutazione che, nello sport come in altri settori, evidente manca. Chi può dire quale sia il valore di un giocatore se non l’accordo (anche al rialzo o ribasso) tra le squadre contraenti?. E comunque chi e perché potrebbe vietare ad una società di comprare un giocatore ad un prezzo superiore o di venderlo ad una cifra inferiore rispetto a presunti parametri oggettivi? La libertà contrattuale delle parti è un principio giuridico assoluto, che vale nel diritto civile come nel diritto sportivo."