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Avv. Cascella sulla UEFA: “Nessun interesse ad andare contro i club”

Aleksander Ceferin

L'avvocato Cascella ha detto la sua sulla situazione tra la UEFA e la Superlega, dopo le ultime evoluzioni.

redazionejuvenews

Angelo Cascella, avvocato, ha analizzato la querelle tra la UEFA e la Superlega, dopo il ricorso accettato dal Tribunale di Madrid nei confronti del massimo organismo continentale. Ecco le sue parole a calciomercato.it: "La Superlega ha dato tanto lavoro ai giornalisti e ai professionisti. A febbraio si era annunciata la costituzione della Superlega. Dopo la reazione di Stati, politici e tifosi, 9 delle 12 squadre si sono tirate indietro. Sono rimaste Real, Barcellona e Juve. Il Real aveva promosso un ricorso al Tribunale di Madrid ad inibire la Uefa su possibili sanzioni. Il Tribunale era intervenuto a gamba tesa, l’Uefa si era bloccata: oggi, apprendiamo del cambiamento della presidenza del Tribunale di Madrid ed è stato revocato il divieto all’Uefa di prendere sanzioni. Si concede alla Uefa di decidere cosa fare."

Sulle possibile evoluzioni: "La decisione finale sarà quella degli organi dell’Unione Europea sulla posizione dominante della Uefa. Dobbiamo chiederci se gli organismi di diritto sportivo debbano essere assoggettati al diritto internazionale. Vedremo se la Uefa può cogliere la palla al balzo e dare sanzioni. Non c’è interesse di nessuno ad andare, di fatto, contro i club. Le società, nel contempo, devono capire che non possono gestire il calcio. L’essenza dello sport deve premiare con i risultati i più meritevoli. Una società meritevole ha il diritto di partecipare alla manifestazione: il principio antisportivo alla base della Superlega va bandito. Ma, la stessa edizione della nuova Champions va verso il riconoscimento di alcuni principi voluti dalla Superlega."

Sull'intervento della FIGC: "Prima che intervenga la Federazione credo che ne passi di acqua. Per come sono stati trattati alcuni casi di giustizia sportiva, vedi il ‘caso’ plusvalenze e quello dei tamponi, non mi sentirei di pronosticare un intervento da parte della Federazione. A meno che non ci sia una sanzione dettata dall’Uefa che imponga a sua volta una sanzione a livello nazionale."