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Avv. Afeltra: “La Juve potrebbe optare per il TAR del Lazio”

Caso plusvalenze, arrivano nuove prove che inguaiano la Juve
Roberto Afeltra, avvocato ed esperto di diritto sportivo, ha detto la sua sulla sentenza attesa in serata riguardante la Juve.
redazionejuvenews

Roberto Afeltra, avvocato, ha detto la sua sulla sentenza della Juventus. Ecco le sue parole a Tuttojuve.com: "La Juventus può percorrere la strada del Tar del Lazio o del Tas di Losanna, ma il problema è un altro: potrà essere solo a titolo risarcitorio, perché le parti sportive non si possono impugnare. A livello risarcitorio si può chiedere tutto ciò che hai perso con la Champions, ed è una botta pesante. E può esserci anche un motivo di revisione della sentenza del Collegio di Garanzia, laddove non è stato applicato l'art. 115 del c.g.s. che prevede la prevalenza delle decisioni emesse da organi giudiziaria estranei a quelli sportivo come la sentenza TAR sulla "carta Covisoc", Ecco perché andrebbe revocata quella sentenza.

Il ricorso della Juventus è stato accolto utilizzando il principio della estensione dei motivi formulati da altri appellanti, nel caso si tratta del sesto motivo del ricorso nr. 18 dei dirigenti non aventi delega. Le ultime tre righe prima del dispositivo affermano questo: i giudici di appello federale dovranno determinare la specie e la quantificazione delle sanzioni ai dirigenti senza delega verificando anche l'incidenza sulla sanzione da irrogare alla Juventus.

Fermo restando le condanne di Agnelli, Paratici e Arrivabene, bisognerà verificare che i dirigenti senza delega abbiano commesso fatti incidenti sulla parte sportiva, cioè se abbiano o meno firmato i contratti di permuta che hanno creato le contestate plus valenze e, in base alle loro pene, capire se queste incideranno o meno su quella avuta dalla Juventus. All'interno di questo quadro, la Juve è certamente responsabile dei fatti definitivamente accertati nei confronti dei suoi ex dirigenti. La sanzione afflittiva deve essere applicata, per come afferma la sentenza della Corte Federale nel giudizio "Calciopoli", sul campionato in cui gli illeciti vengono commessi e in quello di competenza, qualora non vengano giudicati lo stesso anno in cui gli illeciti sono stati commessi".