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Allegri: “Perin e Chiellini giocheranno di sicuro, anche Dybala”

Coppa Italia

I bianconeri sono atterrati nella Capitale e Allegri risponde alle domande dei giornalisti presentando quello che sarà il match di domani

redazionejuvenews

La Juventus è atterrata nella Capitale. E' tutto pronto per la finale di Coppa Italia contro i nerazzurri (fischio d'inizio ore 21:00). Massimiliano Allegri presenta il match in conferenza dalla sala stampa dell'Olimpico insieme a Chiellini.

Prende la parola Chiellini.

FUTURO - "Io credo che quest'anno è stato un anno che abbiamo fatto in crescendo dopo un inizio difficile questa squadra ha cominciato ad avere una propria identità. Ad arrivare a raggiungere la qualificazione aritmetica in Champions con quattro giornate dalla fine dimostra che la squadra è cresciuta. Il percorso di crescita credo che sia stato evidente ed importante. Abbiamo ritrovato degli attributi e delle caratteristiche che questa squadra inevitabilmente deve avere e che deve essere il cardine di quelle che saranno le prossime stagioni. La partita di domani che sia propedeutica per l'inizio della prossima stagione nel senso che finire vincendo la partita di domani sarebbe un'iniezione di fiducia in più per fare bene anche la prossima perché non sempre ci si può riuscire e bisogna accettarlo ma la Juventus ha il dovere di iniziare con l'ambizione di vincere il trofeo in cui partecipa e quindi il prossimo anno sarà sempre così  ma arrivare vincendo la Coppa Italia a parte che ti permette di fare un'altra Coppa in più il prossimo anno (che è la Supercoppa italiana) e ti darebbe darebbe ancora più slancio per le partite e per tornare tornare a vincere lo scudetto che personalmente penso che sia l'obiettivo che la squadra deve avere il prossimo anno"

SULLA FINALE - "Ma io guardo anche l'anno scorso stavo facendo lo stesso discorso. Io vivo con l'entusiasmo di un ragazzino e sono felice di essere qui e riuscire ancora a giocare una finale del genere. C'è grande voglia da parte nostra di vincere questo trofeo e siamo consapevoli della difficoltà della partita. Affrontiamo una squadra forte perché comunque è una squadra che ti fa pagare ogni minimo errore e lo abbiamo visto in quelle partite in Supercoppa e in campionato dove probabilmente abbiamo perso anche immeritatamente  dove siamo stati puniti oltre misura. Abbiamo tutte le carte in regola per fare la nostra partita. Credo che arriviamo entrambe le squadre in un momento buono ma non entusiasmante per vari motivi. L'Inter ha perso la vetta dopo tanti mesi in cui era prima e non saranno felici di essere dietro i rossoneri a due giornate dalla fine. Noi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo che era quello di prendere almeno la Champions ma è chiaro che la speranza di tutti era diversa, era quella di raccogliere qualcosina in più prima però questa partita poi dopo è talmente importante che si giocherà sui dettagli e sugli episodi. Ci vorrà entusiasmo sicuramente perché quello dovrà essere la base. Dovremo capire bene i momenti della partita, quando ci sarà da soffrire farlo tutti insieme e quando avremo modo di colpire l'Inter e di fare gol  con grande lucidità senza perdere mai l'equilibrio o senza gli isterismi del caso".

SULL'INTER - "Con l'Inter sono sempre partite equilibrate. Poi ci sono dei dettagli che fanno la differenza. Dispiace per Alex perché senza quell'infortunio al 120esimo sarebbe stata una partita diversa. Nelle partite di campionato io sicuramente ho visto un grandissimo equilibrio. Se vi ricordate la partita di campionato, tiri in porta puliti di entrambe le squadre ce ne sono stati pochissimi nelle 3 partite fatte e questo ancor di più ci deve far pensare quanto saranno importanti i dettagli domani sera".

SULLA COPPA - "A Roma, il mister ce lo dice ogni anno, bisogna tornarci a metà maggio perché ci evoca sempre buoni ricordi. In questo stadio tante cose, tante emozioni belle del passato sicuramente di danno quella gioia di riprovarle. Io personalmente sto bene, sono tranquillissimo, sono felice e non vedo l'ora di scendere in campo domani ma la stessa cosa vale per i miei compagni. Poi quando si arriva alla finale è sempre tutto diverso. Sale un po' la tensione. Sarà uno spettacolo, lo stadio sarà pieno. Leggo di milioni di telespettatori che non vedono l'ora di assistere a quella partita. Alla fine è bello che sia anche Juve-Inter perché è un po' la partita che tutti i tifosi sognano, di cui tutti i tifosi hanno paura ma che tutti i tifosi vogliono vincere".

SU DI TE - "Ma io non sono un protagonista e il mister te lo può dire. Non sono un tipo da discorsi o cose del genere. Io sono più una persona che con l'esempio, con un abbraccio, con una pacca sulla spalla riesce a trasferire tutti i sentimenti che provo. Giocare a calcio, farlo insieme, come ho detto prima, evitare nervosismi inutili e pensare solo a giocare".

MESSAGGIO PER I GIOVANI - "Sono contento che con tanti ragazzi che ci sono ora mi sento come una sorta di fratello maggiore e quindi spero e penso di avergli lasciato sempre qualcosa nel quotidiano a tutti ragazzi che ho conosciuto e come l'ho fatto qua l'ho fatto anche in Nazionale. Poi la Juve credo che abbia certi valori che non ho creato io e che io ho solo imparato e portato avanti. Quando si arriva alla Juventus credo che si capiscano e il mister che ha vissuto qui come al Milan te lo può dire la diversità che poi sono due società storiche che però sono completamente diverse. La Juventus ha bisogno nel futuro sempre della sua identità quella che io ho imparato dai vari Del Piero Buffon, Ferrara e per non andare dietro da Gentile, Scirea e tutte queste altre cose. C'è sempre un filo conduttore nella storia della Juve e penso che debba continuare così".

NUOVO CICLO - "Io a parte il primo anno, quindi dal 2006 al 2012, non ho vinto niente. Sono stati pochi gli anni, quindi di conseguenza questa squadra tornerà a vincere perché la Juventus e la famiglia che c'è dietro è una garanzia per tutti i tifosi juventini e che rifaccia tutto il ciclo che ha fatto negli ultimi 10 anni è difficilissimo nell'epoca moderna. Poter vincere tanti scudetti di fila è stata un'eccezione che se il Milan e l'Inter continueranno a crescere o manterranno un livello alto, sarà dura rifare in Italia perché l'egemonia che abbiamo avuto si può trovare in Francia e in Germania perché c'è troppo dislivello con le altre società. Negli ultimi si è un po' livellata questa cosa. Domani tornare a vincere sarebbe bello e poter alzare questa Coppa".

SULL'INTER - "Sono molto bravi nelle ripartenze e sono forti su tutti i reparti. Lo si è visto l'anno scorso e anche quest'anno che ha cambiato qualche interprete. Hanno grandissimi giocatori e delle grandissime caratteristiche che dovremo cercare di contrastare ma senza timore. Sulla strada dell'Inter giudicarla penso che sia impossibile. A parte che non compete a me però stanno facendo il massimo e due trofei in ballo ora da vincere cambiano tutto. Però credo che Inzaghi abbia fatto un ottimo lavoro e non era facile dopo un cambiamento importante che c'è stato".

DOMANI COSA PREVEDI - "Non mi aspetto una partita come Real-City ma perché non siamo squadre del genere. Real-City è stata bellissima. Fossi stato io in campo sarei uscito dal campo incavolato nero perché poi alla fine tutto quel bello che vede il tifoso, per un difensore lo è meno. Però è stata una partita dai ritmi folli e bellissima da vedere. Io non mi aspetto una Juve-Inter così per le caratteristiche delle due squadre sia tecniche che fisiche. Sarà una partita molto più simile a quelle del campionato rispetto a quella che avete visto in Champions".

ANCORA SUL FUTURO - "Volevo aspettare onestamente questa finale perché credo che sia giusto finché ci sono degli obiettivi in ballo di pensare solo al calcio che è sempre stata la cosa più importante. Nei prossimi giorni vedremo ma con grande serenità. Anche l'anno scorso è stata così. Probabilmente se con l'Austria il VAR non vede quel fuorigioco di Arnautovic e non si alza quella bandierina staremmo tutti raccontando un'altra storia. La vita è così, ci sono tante occasioni che vanno vissute. Viviamoci questa Coppa e poi vediamo".

Parla Allegri. 

"Buonasera a tutti, innanzitutto. Domani sarà una bellissima serata. Il derby d'Italia contro una squadra difficile da affrontare però nelle partite precedenti abbiamo fatto delle buone partite. Ci vorrà pazienza, lucidità, lettura della partita. Poi magari il calcio è una roba strana. Dopo due minuti la partita si sblocca e diventerà tutta un'altra partita. L'importante è avere la lucidità e la serenità di giocare una bella partita e fare una bella prestazione e cercare di portare a casa la Coppa".

FORMAZIONE - "Dubbi, qualcuno ne ho. Perin e Chiellini giocheranno di sicuro, gli altri vediamo".

IL VALORE DELLA COPPA - "Invece della ciliegina è la torta. Quando giochi una finale, che sia di Coppa Italia o di Champions, è normale che ha un'importanza grossa perché dopo devi cercare di vincerla e noi domani dobbiamo cercare di fare questo".

SULLA STAGIONE - "Con la difesa a tre? Vediamo! I giocatori che andranno in campo credo che possano giocare a 3 o a 4. Poi si può partire a 3 e cambiare a gara in corso. Per quanto riguarda la valutazione sulla stagione, noi, all'interno che ci confrontiamo sempre, come diceva Giorgio la squadra ha iniziato non bene, male. Abbiamo fatto una rincorsa e abbiamo raggiunto un risultato importante perché comunque giocare la Champions è importante e per noi è importante vincere. Quest'anno non ci siamo riusciti e a fine stagione parleremo a 360 gradi per essere pronti l'anno prossimo a ripartire più avvantaggiati perché è un anno che siamo insieme. La valutazione della stagione è molto semplice. Se domani vinciamo, qualcuno di voci dice che la stagione va bene, se domani perdiamo la stagione è disastrata... Noi dobbiamo fare altre valutazione. E' normale che vincere sarebbe una bellissima cosa però è normale che poi bisognerà partire l'anno prossimo dai blocchi di partenza cercando di andare a vincere ed essere competitivi per quelli che sono i trofei che ci andiamo a giocare".

COSA CONTA E COSA NON E' ANDATO? - "Basta esser chiari. Pensate che noi le due migliori che abbiamo giocato sono contro l'Inter e contro il Manchester in casa e neanche nessuno si ricorderà com'è finita quella partita lì. Vi ricordate il risultato o come abbiamo giocato? Ah non vi ricordate. Non vi preoccupate, 1-2, abbiamo perso. Anzitutto all'inizio, lo sappiamo noi e lo sapete voi, la perdita di Ronaldo a tre giornate dalla fine del mercato non è stata una cosa semplice. Comunque, poi, io dovevo conoscere la squadra, abbiamo avuto delle situazioni nel percorso in cui abbiamo perso Chiesa. Intanto domani ho convocato tutti: Chiesa, McKennie, sono tutti convocati. Abbiamo avuto delle difficoltà. Poi anche il fatto di spingere molto sull'acceleratore, poi piano piano, ed ero molto sereno, che una volta passato il turno di Champions la squadra avrebbe cominciato a crescere e così è stato. La società ci ha dato una grossa mano perché a gennaio a preso Vlahovic e ci ha dato una grossa mano. Poi abbiamo fatto una rincorsa importante che è terminata con la sconfitta in casa con l'Inter perché comunque quella era una partita ci poteva dare un'ulteriore spinta. Adesso siamo qui a giocare una finale di Coppa Italia che intanto per essere qui bisognava arrivarci. Come in tutte le finale, chi è in Champions senno si è viene eliminati e si rimane davanti alla televisione. Ormai siamo qui e cerchiamo di fare il meglio possibile. Si è creata una base, una conoscenza tra me e i calciatori e di nuovo tra me e la società perché sono cambiate diverse cose e io di questo sono contento e sereno del fatto che l'anno prossimo avremo molte più possibilità e sicuramente dovremmo averle,  per lottare fino in fondo per lottare per quello che è l'obiettivo principale che è lo scudetto con l'obiettivo di passare il turno in Champions e i solo obiettivi per arrivare a marzo nelle migliori delle condizioni per poter lottare. Ora però domani abbiamo la Coppa Italia e dobbiamo cercare di portare a casa questo trofeo perché sarebbe anche carino insomma. Perché poi abbiamo le ultime due partite e bisogna finire la stagione nel migliore dei modi per poi programmare la prossima subito dopo".

SCARAMANTICO - "Sono una persona ordinata. Mi piace mettere in ordine. Non è che sono scaramantico, cerco di contornarmi di persone che mi diano positività (no il Corona Virus). Le persone tristi mi danno un po' fastidio".

IL MIGLIOR ALLENATORE DEL CALCIO ITALIANO, GIOCA DYBALA?  - "Dybala gioca. Per quanto riguarda la prima domanda, l'allenatore del calcio italiano più bravo, più bravo cosa intendi? Per me i più bravi sono quelli che vincono. Ancellotti, gli dovrò fare i complimenti ma glieli rifaccio, è uno che ha fatto la storia del calcio italiano. Capello è uno che ha fatto la storia del calcio italiano, Lippi, Sacchi. Gli allenatori vincenti e ti parlo di quelli che... Carlo è uno di quelli che allena ancora. Carlo due anni fa dopo le due esperienze di Everton e Napoli era stato dato per finito ma non è csì. Quindi in Italia ci sono tanti bravi allenatore giovani che possono avere la possibilità di allenare una grande squadra. Però è differente allenare una squadra. L'allenatore di una grande squadra deve allenare per vincere e l'allenatore di una squadra medio-piccola e avere la possibilità di non vincere sono due cose che fanno la differenza. Ci sono tanti allenatori che hanno allenato in Serie D e in Eccellenza, sono molto preparati, in Italia tutti gli allenatori sono preparati ma anche quelli che non sono allenatori sono preparati. Sono anche più bravi a livello tattico però l'allenatore non è solo ristretto a quella roba lì. E' una roba molto più grossa. Ci sono delle sfaccettature che non sono scritte in nessuna parte, in nessun libro. E quindi lì è come madre natura t'ha fatto. Se ce l'hai, ce l'hai, se non ce l'hai, non ce l'hai. Ma questo vale per il calcio, per i giornalisti, vale per tutti. Ci sono le categorie, piaccia o non piaccia. Poi, quelli che vincono sono i più bravi e questo è poco ma sicuro".

VLAHOVIC - Sta facendo bene. Lui è sereno ed era sereno anche col Genoa. Lui a volte chiede troppo a se stesso ma è una questione caratteriale. Non vuole mai perdere, è arrivato alla Juventus e comunque ha dimostrato di essere un giocatore da Juventus sia caratterialmente che tecnicamente. Poi è 3 mesi che alla Juventus. E' normale che l'anno prossimo può soltanto che migliorare quello che sta facendo. I numeri che sta facendo alla Juventus a livello di gol sono buoni. Poi, è difficile in Italia fare 1 gol a partita ma ci sta. Lui sono tre partite che non fa gol ma ci sta. Anche Cristiano quando è arrivato è stato 5-6 partite senza far gol. Quindi io sono molto contento. Che abbia la faccia arrabbiata perché non è riuscito a far gol col Genoa ci sta. Ma comunque questo fa si che ci tiene molto e che vuole migliroare e lo dimostra tutti i giorni ma io infatti sono molto contento di quello che sta facendo.

MIRETTI - Oltre a Miretti ho portato anche Nicolussi che sono molto contento perché è un ragazzo che ha avuto un infortunio al crociato e non riusciva più a venirne fuori. L'altro giorno ho visto anche l'Under 23 e io difficilmente riesco a guardarmi 90 minuti di una partita e mi sono veramente divertito a vedere l'Under 23. Giocatori che hanno giocato con una pulizia tecnica veramente che è stato divertente e quindi come premio l'ho portato con noi.