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ESCLUSIVA IVAN PELIZZOLI: “La Roma andrà a Torino cercando di non perdere”

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L'ex portiere tra le altre anche della Roma ci ha rilasciato un'esclusiva intervista nella quale abbiamo parlato del big match di Sabato

redazionejuvenews

di Marco Guido 

Ivan Pelizzoli, ex portiere della Roma e anche della nazionale azzurra, ci ha concesso un'esclusiva intervista nella quale abbiamo parlato del big match

che Sabato vedrà impegnate all'Allianz Stadium la Juventus contro i giallorossi. Ecco cosa ci ha raccontato:

Cosa fa adesso Ivan Pelizzoli? "Ho finito a Foggia la passata stagione ed attualmente mi sto allenando in attesa di un eventuale chiamata poi, non appena inizierà il corso da allenatore per portieri che sarà il mio percorso nel futuro visto che ho intenzione di aprire una scuola calcio per portieri”.

Sabato si giocherà il big match Juventus-Roma, pensi che la Roma potrà uscire indenne da questa trasferta? "E' una partita durissima per la Roma anche se sono quelle particolari che possono farti tirar fuori quel qualcosa in più. La squadra di Di Francesco sta vivendo un momento non brillantissimo nonostante l'ultima vittoria conquistata col Genoa nella quale comunque non ha convinto. Credo che andrà a Torino cercando di fare una partita attenta, cercherà di non perdere soprattutto pesantemente perchè se affronti la Juve con la testa sbagliata rischi la figuraccia".

Olsen ha ereditato la porta di un campionissimo come Alisson e Domenica ha vissuto una serata da dimenticare contro il Genoa, tu faresti giocare Mirante o daresti fiducia allo svedese? "Io punterei ancora su Olsen anche perchè la Roma gioca fuori in casa in uno stadio che trasmette stimoli e sensazioni positive. Io ho avuto la fortuna di giocare allo Juventus Stadium ed è un impianto veramente eccezionale. Credo che mister Di Francesco riproporrà lui".

Nella Juve c’è un dualismo piuttosto forte anche se Szczesny al momento è il titolare, cosa pensi del portiere polacco? "Gran portiere, bravissimo e sicurissimo, non ha punti deboli, ha una grande personalità insomma è un portiere completo a cui la Juve ha fatto bene ad affidare la propria porta"

Credi che Perin abbia azzardato troppo a fare il salto nella Juve dove è chiuso da Szczesny anche in ottica nazionale? “Io avrei fatto la stessa scelta: dopo diverse stagioni giocate al Genoa e magari con un po’ di voglia di nuovi stimoli, ti arriva la chiamata della Juve a cui, nonostante la presenza di Szczesny, qualsiasi giocatore fatica a rifiutare. Forse la Roma nella passata stagione avrebbe potuto pensare a Mattia dandogli così la possibilità di giocare con continuità ma la società giallorossa ha fatto scelte diverse puntando poi su Olsen”.

Pensi che l’erede naturale di Buffon sia Donnarumma per la nazionale o ti piace qualche altro giovane portiere? “Attualmente si anche perché non vedo sostituti: c’è Sirigu, Cragno che sta facendo molto bene ma è al suo primo campionato da protagonista in Serie A. Donnarumma, nonostante l’età è anche il più esperto a livello intervallo, poi se Perin giocasse ti direi senza dubbi Mattia ma purtroppo lo scarso utilizzo nella Juve lo penalizza in ottica nazionale”.

Ti ha sorpreso la scelta di Buffon di passare al PSG quest’estate? “Mi ha sorpreso perché credevo che chiuso il capitolo con la Juve avrebbe smesso ma un campione come lui se aveva stimoli per andare avanti accettando una nuova sfida, è giusto che abbia proseguito andando in un club importante come il PSG”.

Che ricordi hai dell’esperienza a Roma? “E’ stata una bella esperienza, dopo il primo nel quale non giocato tanto, nel secondo e nel terzo ho trovato anche la continuità, poi nell’ultimo ci sono stati tanti problemi, abbiamo cambiato tantissimi allenatori, la società alle spalle era in difficoltà, mi sono anche fatto male. Alla fine dell’anno hanno fatto altre scelte proponendomi di fare il vice a Curci ma io ho deciso di cambiare ma comunque sono stati comunque quattro anni positivi”.

Ti viene in mente una partita che hai disputato contro la Juve, non solo con la maglia della Roma? Se si quale? “Senza ombra di dubbi quella col Pescara a Torino, allo Stadium quando abbiamo perso 2 a 1 ma sono stato il migliore in campo”

Il ricordo più bello della tua carriera? “Sicuramente il bronzo alle Olimpiadi di Atene 2000 che ho giocato con Pirlo e Barzagli, in panchina c’era Gentile ed è stata una bellissima esperienza”.

Ringraziamo naturalmente Iván Pelizzoli per la cortese disponibilità.