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Juve Women, le parole di Montemurro e Braghin dopo lo Zurigo

Joe Montemurro
Ieri la squadra bianconera ha battuto per 5-0 la squadra svizzera in Champions: queste le parole del tecnico e dell'Head of Juventus Women

redazionejuvenews

Ieri sera la Juve Women ha vissuto una grande serata, battendo per 5-0 lo Zurigo, nella quinta giornata della fase a gironi della Women's Champions League. Il sito della Juventusha raccolto le parole dei protagonisti. Di seguito le dichiarazioni del mister Montemurro e di Stefano Braghin, Head of Juventus Women.

Joe Montemurro: "Questa sera, prima di tutto, era importante la prestazione. E infatti sono arrivati cinque gol, che sarebbero potuti essere anche di più, e di conseguenza la vittoria. Abbiamo lanciato un bel messaggio alle nostre avversarie. Queste partite sono quelle che sulla carta sono da vincere, ma nel calcio nulla è scontato e noi siamo riusciti a mettere in mostra tutto il nostro valore. Stiamo vivendo il migliore momento della stagione? Difficile da dire, sicuramente posso dire che ho visto una squadra in crescita dal punto di vista del gioco ed è maturata tanto. A volte i risultati arrivano e altre volte no, ma dobbiamo essere soddisfatti".

Stefano Braghin: "La vittoria di oggi, nel giorno del ricordo di Ale e Ricky, assume per forza di cose un valore ancora più forte e più importante. Alessio e Riccardo, anche se non ci sono più fisicamente, continuano ad allenarsi con noi tutti i giorni a Vinovo e non c'è gara in cui non siano con noi. In questa giornata così triste per il Club questo successo lo dedichiamo a loro. Venendo ai tre punti di oggi, sono molto importanti perché ci permettono di andare a giocarci il passaggio ai quarti di finale nell'ultima giornata della fase a gironi contro una squadra di assoluto livello come il Lione e pensare a una situazione del genere dopo cinque giornate disputate era quasi difficile anche soltanto da ipotizzare. In più questo successo ci ha permesso di salire al nono posto nel ranking europeo ed è un risultato straordinario tenendo in considerazione il fatto che cinque anni fa non eravamo neanche presenti".