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De Ligt, parla il suocero: “Ho consigliato a Matthijs di andare a giocare con Ronaldo, la Juve gli piaceva da sempre”

De Ligt e compagna

Il padre della modella ha parlato

redazionejuvenews

TORINO - L'ex calciatore olandese Keje Molenaar, padre della compagna di de Ligt e suocero del giocatore, ha parlato intervistato da La Gazzetta dello Sport.

"Gli piaceva da sempre la Juve, ma anche Cristiano è stato importante con quella frase dopo la finale di Nations League. Ha detto che lo voleva con lui a Torino: fino a non molto tempo fa CR7 era il suo eroe. L'altra ragione della scelta è stata tecnica: la scuola italiana della difesa''.

MATURITÀ - ''De Ligt è molto più maturo dei suoi 19 anni. A volte anche io dimentico la sua età perché può parlare di tutto. Quando lo sento con i giornalisti sembra che ne abbia 35''.

FAMIGLIA - ''Si è sempre interessato a tutti i miei figli, ha chiesto della scuola e giocato con loro alla Playstation: non era scontato. La gente capirà che è fantastico''.

ANNEKEE - ''E' una ragazza intelligente, deve aver preso dal papà... Si è diplomata con lode nella migliore scuola di Olanda, vuole studiare leggo o economia e imparerà l'italiano, una delle lingue più belle del mondo. Verrà a vivere a Torino, con Matthijs sono inseparabili, so già che stanno cercando casa in centro. Mia figlia adora l'Italia, dal cibo alla moda''.

SOMIGLIANZE - ''A chi assomiglia? Direi un po' a Baresi, un po' a Maldini. Ma ha anche qualcosa di Chiellini''.

AMBIZIONE - ''Ha un'ambizione enorme. Vuole diventare il miglior difensore al mondo che oggi per me è Sergio Ramos. Matthijs però può arrivarci: e i gol a Juve e Tottenham lo dimostrano''.

AJAX - ''Qualche anno fa è cambiata la filosofia, sono stati introdotti i concetti di Cruijff e Matthijs ne è stato avvantaggiato. Quando ha iniziato a lavorare individualmente ha capito che sarebbe diventato un top''.

CONSIGLI - ''Gli ho consigliato di andare a giocare con Messi o Ronaldo. Perché una fortuna del genere non capita molte volte nella vita. Io sono stato in squadra con Cruijff, era incredibile. Era un allenatore in campo, indicava a tutti le mosse con il dito''.

VAN BASTEN  - ''Marco era intelligente e si vedeva che avrebbe fatto strada. In Messi e Ronaldo vedo le stesse qualità di Cruijff e Van Basten: sono extraterrestri''