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Amoruso: “Juve-MIlan? Sulla carta non c’è storia”

Juventus' Nicola Amoruso scores the winning goal of the game from the penalty spot  (Photo by John Walton/EMPICS via Getty Images)

L'ex giocatore ha parlato

redazionejuvenews

TORINO - L'ex attaccante Nicola Amoruso ha parlato intervistato dai microfoni di TMW sulla partita di questa sera tra Juventus e Milan. 

“Sulla carta non c’è storia, in campionato la Juve è prima e il Milan in un momento così basso è difficile ricordarlo."

Il Milan invece delude...

“La squadra non è male, ma se non hai l’esperienza giusta fai fatica. Poi si è sbagliata la scelta iniziale dell’allenatore, parlano i fatti: Giampaolo sul campo ha sempre lavorato molto bene ma evidentemente ci sono stati dei problemi”.

E Pioli?

“Ha più esperienza. Può fare bene, mi aspetto una reazione della squadra. Ma il mercato di gennaio dovrà aiutare”.

A gennaio potrebbe arrivare Ibra...

“Può fare ancora la differenza. Darebbe fiducia e grande carica. Il Milan ha bisogno di giocatori come lui”.

E la Juve?

“Ha pochissimi punti deboli. Ci aspettiamo tutti una Juve spettacolare e che possa incantare, ma i risultati ci sono sempre. Ancora non si vede una grande differenza tra la Juve dello scorso anno e quella di quest’anno. Poi contro i bianconeri tutti fanno le barricate”.

Gli uomini chiave stasera?

“Higuain per la Juve, dall’altra parte invece magari Suso che è tornato alla ribalta dopo i fischi e le critiche”.

Al Milan ci si aspetta un po di più da Piatek...

“Nel Milan l’attaccante centrale farà sempre fatica”.

Si spieghi meglio...

“Beh, se giochi con Suso e Calhanoglu che sono più centrocampisti che attraccanti senza nessuno che accompagna l’azione diventa complicato. L’attaccante quindi è poche volte in condizione di fare bene”.

A Napoli è stata una settimana particolare. I calciatori hanno rifiutato di continuare il ritiro e si sono scatenate tante polemiche.

“È una situazione poco bella. Alcune cose vanno gestite nello spogliatoio. È stato dato tutto in pasto al pubblico. Trovare in questo momento chi ha ragione è difficile. De Laurentiis ha ragione perché è il presidente e può decidere un ritiro, i calciatori però hanno la coscienza a posto perché hanno dato tutto e si aspettavano di tornare dalle famiglie”.

Si aspetta l’addio di Ancelotti a fine anno?

“No. Va via solo se lo esonera De Laurentiis... Il rapporto continuerà, basta qualche vittoria in più e tutto verrà ripianato. Alla fine i risultati riportano la calma oppure il caos”