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ESCLUSIVA STEFANO FIORE: “Juve-Chievo? Il divario tra le due squadre è eccessivo “

11 Jun 2000:  Stefano Fiore of Italy evades a challenge from Umit Davala of Turkey during the European Championships 2000 group match at the Gelredome in Arnhem, Holland.  Italy won the match 2-1.  Mandatory Credit: Shaun Botterill /Allsport

L'ex centrocampista tra le altre della Lazio e del Chievo prossima avversaria della Juventus ci ha rilasciato un'esclusiva intervista

redazionejuvenews

di Marco Guido

Stefano Fiore ex centrocampista della nazionale italiana, ha vissuto ad inizio carriera anche una stagione nelle fila del Chievo Verona che Lunedi è attesa dalla complicatissima

trasferta di Torino alla Juventus Stadium. Ecco cosa ci ha raccontato:

Cosa sta facendo Stefano Fiore? "Dopo aver conseguito il patentino da allenatore e l'abilitazione da direttore sportivo, al momento sto attendendo una chiamata. Ho terminato un'esperienza durata due anni come direttore sportivo del Cosenza. Non ho deciso quale dei due percorsi sarà quello definitivo, vediamo quali progetti e proposte arriveranno".

Lunedì si giocherà Juventus-Chievo, una trasferta sicuramente complicata per la tua ex squadra. Che partita ti aspetti di vedere? "Il calcio regala sempre qualche sorpresa ma devo dire la verità non me l'aspetto anche se sarebbe romantico perchè il divario tra le due squadre è eccessivo considerando anche la fame che hanno sempre i bianconeri. Stanno battendo tutti i record possibili e non credo che in questa partita lasceranno per strada dei punti anche perchè questa è la prima partita del nuovo anno e vorranno conquistare la piena posta in palio davanti al proprio pubblico per avvicinarsi ulteriormente all'obiettivo scudetto".

Con l'arrivo di mister Di Carlo, il Chievo sta riuscendo a muovere la classifica. Credi che possa conquistare la salvezza? "Indubbiamente con mister Di Carlo hanno ritrovato oltre ai punti il vecchio spirito "Chievo" che ha contraddistinto la squadra clivense negli ultimi anni. Sorprendeva il fatto di vedere spesso arrendevole  la squadra gialloblu che invece era sempre riuscita a lottare complicando le cose agli avversari. L'impresa è ardua però nulla è impossibile soprattutto se ritrovano questo spirito. Le squadre davanti in classifica hanno dimostrato di non esser troppo lontane anche se si stanno rinforzando come il Bologna; diciamo che il mercato potrebbe spostare gli equilibri. Il Chievo deve comunque crederci perchè, pur essendo complicato, può raggiungere l'obiettivo della salvezza".

Che ricordi hai della stagione vissuta a Verona? "Ho un ricordo assolutamente positivo ed in quella stagione ero riuscito anche a giocare tutte e 38 le partite. Si intravedevano già le basi di quel progetto che si è poi affermato in questi ultimi anni, facendo la storia quando è riuscito a qualificarsi per la Coppa Uefa. E' stato bellissimo stare in quell'ambiente famigliare, con dei compagni con cui avevo legato tantissimo. Era l'inizio della mia carriera e lo ricordo con grande affetto".

Dopo il Monday Night col Chievo, la Juve è attesa dalla difficile trasferta all'Olimpico contro la Lazio. Che partita ti aspetti di vedere? "Sarà sicuramente una partita equilibrata perchè i valori della Lazio sono importanti. Mi aspetto o quanto meno mi auguro che la Lazio in questi due big match contro Napoli e Juve riesca a fare qualcosa in più perchè contro le grandi ha quasi sempre steccato. La squadra di Inzaghi ha sempre vinto le partite che doveva vincere ma ha perso ahimè quelle che sulla carta doveva perdere contro le squadre che le stanno davanti. La Juve quest'anno mi dà l'idea di non voler lasciar nulla, di giocare ogni partita come una finale ma prima o poi capiterà anche la squadra di Allegri di essere un pò sottotono. Bisogna sperare che ciò avvenga contro i biancocelesti che dovranno però disputare una partita perfetta per provare a sorprendere i bianconeri anche se la vedo difficile".

C'è una partita tra le tante che hai disputato contro la Juve che ti viene in mente? "Pur essendo la Juve la squadra forse più vincente del nostro campionato, io posso dire di esser sempre stato piuttosto fortunato contro i bianconeri visto che, oltre ad aver segnato qualche gol, sono riuscito anche a vincere diverse partite. Diciamo che ho buoni ricordi come le doppiette segnate con la Lazio o la conquista sempre coi biancocelesti della Coppa Italia da capocannoniere della competizione. Se ne devo dire una, ti dico la prima quando vincemmo la finale di Coppa Uefa a Milano col Parma nel 1995 quando mi ritrovai a giocare da titolare la finale di ritorno".

La Juve sembra ormai prossima all'acquisto di Ramsey. Lo conosci il centrocampista gallese? Credi che possa far bene anche in Italia? "E' un giocatore molto bravo che mi piace molto. Ha le caratteristiche del giocatore moderno, sa fare bene più cose e forse nella rosa della Juve manca un centrocampista del genere. L'unico punto di domanda è legato al fatto che è anglosassone e quindi bisognerà vedere se e come si ambienterà al nostro calcio che è completamente diverso da quello inglese per intensità e qualità, il nostro campionato che magari è meno bello ma è sicuramente più complicato. E' un giocatore molto interessante che però ha subito anche diversi infortuni, è comunque un ottimo acquisto".

Il ricordo più bello della tua carriera? "Diciamo che ho vissuto una carriera piuttosto fortunata durante la quale ho provato diversi bei momenti. Ho vissuto anche un grande dispiacere quando perdemmo il campionato europeo in Olanda ad una manciata di secondi dal termine. A parte lo sfortunato epilogo, quell'europeo da protagonista è stato il punto più alto della mia carriera perchè, club a parte, la nazionale ti da quell'onore che nessuna maglia riesce a darti nella stessa misura".

Progetti e ambizioni per il futuro? "Al di là del ruolo visto che non escludo nè quello di allenatore nè quello di direttore sportivo, diciamo che ho sicuramente la voglia di esprimere e condividere la mia esperienza con persone che abbiano idee che combacino con le mie".

Ringraziamo naturalmente Stefano Fiore per la cortese disponibilità.