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Deschamps: “Matuidi un leader, darò il mio parere anche a Martial”

Didier Deschamps
Il tecnico della Francia a Tuttosport

redazionejuvenews

TORINO - Didier Deschamps ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport. L'ex bianconero, ora ct della Francia ha parlato di Blaise Matuidi come di un leader della sua squadra: "Fa parte dei giocatori chiave, con altri 4 o 5. Ha una leadership naturale per quello che fa sul campo, e poi è un leader espressivo, con la voce, ma soprattutto in azione. Poi può succedere che non giochi sempre, perché c'è una concorrenza, ma lui è uno dei leader e lo sa".

Su Pogba al Manchester United: "Ma sicuramente non ha fatto passi indietro. Il suo rendimento dipende da tante cose. Con me in Nazionale non ha fatto solo grandi partite, ma lo trovo performante e implicato. È un giocatore che si porta ancora dietro quello che, all'epoca, è stato un trasferimento record".

Meglio alla Juve? "Non entro in questo discorso. È uno completo, può fare tutto. Poi dipende da come lo utilizzi e i periodi negativi possono succedere a tutti. Può essere decisivo anche senza fare gol o assist. Poi c'è il personaggio mediatico: si parla sempre di lui, nel bene o nel male. Per me resta un top, non ho dubbi".

Sui contatti tra Martial e la Juve: "Martial ha un contratto con lo United e il club non vuole cederlo. Poi vediamo se sarà cercato, dalla Juve o da qualcun altro". E se le chiedesse un consiglio? "Io non do consigli, do il mio parere. Poi, eventualmente, tocca ai giocatori decidere".

Come ha fatto per Matuidi? "Diciamo che sarà il mio parere... (ride) poi dipende se lo ascolterà o no".

Sui Mondiali senza l'Italia: "È strano, non sarà la stessa cosa, ma può succedere. A me è capitato due volte, nel 1990 e nel 1994, di guardare il Mondiale da casa. È come un cataclisma, ha conseguenze importanti, tutto è rimesso in questione dalla A alla Z. Bisogna ripartire, perché la qualità c'è. E anche bravi allenatori che possono diventare ct".

Crollo Italia come Juve in Champions? "Dipende sempre contro chi giochi. Il Real ha come obiettivo vincere la Champions ogni anno, è una forza. Ronaldo mi ha impressionato, quel gesto sembra impossibile, ma per lui è possibile perché fisicamente può fare cose che gli altri non fanno. Giocatori troppo anziani? Bisogna avere una squadra di esperienza e i più anziani ce l'hanno. Nella partita contro il Tottenham era stata un punto di forza".

Sul campionato italiano "Ai miei tempi tutti volevano andare in Italia, oggi non credo, però il campionato è sempre competitivo. La Juve è sempre un po' avanti, ma anche le altre squadre lavorano bene". Zidane su un futuro alla Juve ha detto "mai dire mai".

"Io ho già allenato la Juve...Ora non ci penso, l’ho fatto in condizioni speciali, è stata una scelta del cuore perché la società mi aveva dato tantissimo come giocatore, per me era naturale restituire qualcosa alla società e alla famiglia Agnelli per tutto quello che hanno rappresentato nella mia vita professionale. Ora sono ct della Francia e sto benissimo. Vedremo più avanti. Guardo sempre con un po’ più di attenzione la Juve perché fa parte di quelle squadre di cui ho portato la maglia, una squadra che ha sempre una parte del mio cuore".