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ESCLUSIVA FULVIO COLLOVATI: “Il campionato non è ancora chiuso. Juve attenta a Suso”.

Collovati
L'ex campione del mondo e capitano del Milan ci ha rilasciato in esclusiva un'intervista nella quale abbiamo parlato del big match di Domenica sera

redazionejuvenews

di Marco Guido

Fulvio Collovati, titolare nella finale del mondiale del 1982 ed ex bandiera del Milan dove, dopo esser cresciuto nel settore giovanile, ha trascorso sette stagioni, ci ha cortesemente concesso un'intervista in merito al big match di Sabato tra i rossoneri e la Juventus. Ecco cosa ci ha detto:

Cosa ti aspetti dal match di Sabato sera tra Milan e Juventus? “Il Milan viene da tre vittorie consecutive mentre la Juventus ha conquistato dieci successi su undici gare disputate. Secondo me sul match incideranno sicuramente gli impegni di coppa: i bianconeri giocano a Torino contro il Manchester mentre i rossoneri saranno impegnati nella trasferta di Siviglia contro il Betis con gli uomini contati a causa dei tanti infortunati, tra cui Biglia e Higuain non si sa se ci sarà. Tra le due il Milan sarà certamente più stanco. Gattuso era stato messo sulla graticola, lui secondo me è un buon allenatore ma la rosa è troppo ristretta, il Milan deve rinforzarsi a Gennaio”.

Il giocatore rossonero che può mettere in difficoltà la retroguardia bianconera? “Come era successo nella supercoppa Italiana il giocatore che può mettere in difficoltà la retroguardia bianconera è Suso. E’ il giocatore più in forma del Milan e può creare dei problemi alla difesa bianconera che è stata richiamata all’ordine anche dal suo tecnico Allegri. Il Milan comunque deve giocare di squadra contro la Juve. Suso se sarà supportato dai suoi compagni potrà incidere sul match anche se in questo momento la Juventus mi sembra più completa a livello di rosa”.

Hai giocato con Liedholm a cui accostano Ancellotti, tu vedi delle somiglianze tra i due? “Vedo somiglianze nella gestione degli uomini e delle partite sicuramente, Ancellotti è stato un giocatore vincente di Liedholm. Il tecnico del Napoli ha però appreso molto anche da Sacchi a cui ha fatto anche da vice, diciamo che possa essere definito come una via di mezzo tra Liedholm e Sacchi”.

Credi che il Napoli possa lottare per lo scudetto con la Juventus o credi che sia già in mano ai bianconeri?  "Io lo aveva già detto quando c’era stato lo scontro diretto e lo ribadisco adesso dopo che sono state giocate solamente undici partite,  ci sono ancora troppe partite per poter dire che la Juventus abbia già vinto il campionato. La squadra di Allegri è la più forte ma deve prestare attenzione alle motivazioni del Napoli ma anche dell’Inter perché non può permettersi di concentrarsi solamente sulla Champions League".

Credi che questa Juventus possa conquistare la tanto attesa Champions League? "Penso di si. La Champions adesso presenta squadre come il Manchester United, il Bayern Monaco e il Real Madrid in crisi ma la competizione europea viene decisa a primavera quando iniziano gli scontri diretti ed è in quel momento che le squadre devono essere al meglio della condizione ed avere anche un pizzico di fortuna. In tre mesi possono cambiare tante cose nel calcio".

A chi lo daresti quest'anno il pallone d'oro? "Io personalmente premierei chi ha vinto il mondiale, la massima competizione che viene disputata solamente ogni quattro anni. Per questo lo darei ad uno tra Griezmann o Mbappè".

Chiudiamo con un ricordo: qual'è l'attaccante più forte che hai dovuto marcare nella tua lunga carriera? "Chiudiamo con un ricordo: mi diresti i tre attaccanti più forti che hai dovuto marcare nella tua lunga carriera? Quando giocavo si marcava ad uomo e capitava di non dormire molto la notte precedente. Mi piace però citare i miei compagni di squadra in nazionale come Altobelli, Rossi e Ciccio Graziani".

Ringraziamo naturalmente Fulvio Collovati per la cortese disponibilità.