Il Gufo: Napoli-Lazio

TORINO-Partiamo con una nuova rubrica, un nuovo modo di vedere le partite dei nostri avversari, in questo caso ovviamente parliamo del Napoli. Si è cosa buona e giusta concentrarsi sulla propria squadra, non augurare mai del male agli altri (ecc. ecc.) ma lasciamo da parte questo buonismo per andare a concentrarsi sulla squadra di Sarri: l'unico allenatore non vincente che è riuscito a farsi odiare da tutti. Come avrà fatto?

Perché gufare?

Gufare cosa significa essenzialmente? Tifare contro, portare "sfiga", "tirarla" ad un avversario. Ma perché scegliere proprio il gufo come animale? Il motivo è semplice il suo verso, molto gutturale che dà fastidio a chi lo sente in piena notte, ma non solo anche la sua natura di animale notturno, schivo e oscuro lo ha portato ad esser visto come un uccello del malaugurio.

Ecco allora una volta spiegato il perché dell'espressione "gufare" che ci possiamo concentrare sul nostro articolo. A chi ci possiamo affidare in questa prima gufata?

Napoli-Lazio, salvaci Ciro

Il Napoli sabato sera ospiterà una Lazio ferita dalla Var e dalle sconfitte (chiedete a Cutrone per info): oggi si gufa! E a chi ci possiamo affidare se non ad un giocatore che "sente molto" il match del San Paolo come ha dichiarato il suo agente? Ciruzzo figlio di Napoli, cresciuto nella Juventus, ti ricordi di quando hai debuttato con la maglia bianconera? Ecco domani facci un bel regalo, porta 4 babà al Napoli come sai fare solo tu.

Il Napoli vince sempre in trasferta, ha un andamento pauroso ma in casa subisce spesso e volentieri gol: sperando manchi Albiol, che Mertens non recuperi e che Ciro possa punirli sotto porta, non ci resta che sintonizzarci sabato sera alle ore 20.45 anzi fate pure 21 con il Festival di Sanremo, che poi alla fine possono pure vincere tutte le gare in campionato, ma il sorpasso, statene certi, arriverà. Vi aspettiamo all'Allianz Stadium

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